Dove tutto ebbe origine.
Terre e Tradizioni è il frutto di un’avventura che inizia nel 2012 a Raddusa (Città del Grano).
Un piccolo agricoltore locale decide di recuperare alcune varietà antiche di grani autoctoni siciliani ormai scomparse sul territorio, coltivandole secondo i principi dell’agricoltura biologica diventandone conservatore e “custode”.
Fu il primo passo.
Dall’incontro con un mastro pastaio nacque poi l’idea di valorizzare questi grani arcaici creando una linea di pasta in cui ritrovare il profumo e il sapore che questi antichi cereali, nutriti dalla terra e dal sole di Sicilia, racchiudono intatti da centinaia d’anni.
“Prendi tempo per raccogliere il passato, in modo che sarai in grado di imparare dalla tua esperienza e investirla nel futuro.” – J. Rohn
Con la Rivoluzione Industriale è venuto meno il rapporto ancestrale che da sempre ha legato l’uomo al suo cibo, trattato come una merce alla stregua di altre e non più come preziosa e insostituibile fonte di sostentamento, del corpo e dello spirito.
Oggi misuriamo anche ciò di cui ci nutriamo in termini di prezzo anzichè di valore ma, non essendoci corrispondenza tra queste grandezze tra loro incomparabili, non siamo più in grado di distinguere qual è un cibo “di qualità”. È quasi la stessa domanda che si pose l’uomo primitivo mentre, attingendo dalla natura, sperimentava su sè stesso i primi alimenti e si creava col passare del tempo una memoria collettiva da tramandare all’interno della sua specie.
Spetta a noi uomini “evoluti” recuperare questa esperienza condivisa e, per nostra fortuna, la civiltà rurale conserva ancora le tracce dei sentieri percorsi dai nostri progenitori: uno di questi, tra i più importanti, passa dal Mediterraneo, dalla Sicilia, dall’Italia.
Coltivare grani antichi significa coltivare la memoria: ci riportano alle nostre tradizioni alimentari e ci riconciliano con la natura in quanto non hanno mai subito manipolazioni volte a modificarne l’essenza più intima. È per questo che, avendo mantenuto intatto il loro profilo organolettico e nutrizionale, arricchiscono la tavola di sapori e aromi che ci legano al passato ma che, al contempo, ci consentono di crearci un futuro sostenibile di cui andare fieri.
Aiutare gli agricoltori per ristabilire il contatto con la propria memoria genica e con il Pianeta.
Oggi più che mai, fare la spesa è diventata una scelta su quale futuro lasciare ai nostri figli. Dietro ogni singolo prodotto di TERRE e TRADIZIONI c’è un’idea di fondo: recuperare culture e colture italiane dando lavoro e dignità a piccoli agricoltori biologici marginalizzati da un mercato globale che ci porta a consumare grano e altri alimenti di provenienza straniera, di bassissima qualità e prodotti con l’utilizzo di concimi chimici e diserbanti nocivi per la salute dell’uomo e dell’ambiente.
È la nostra idea di modello di consumo e sviluppo sostenibile: quella che protegge la biodiversità, valorizza le risorse genetiche del nostro patrimonio agroalimentare e dove al centro abbiamo posto le persone prima delle cose.
Coltiviamo Grano, nutriamo un Sogno.
Promuoviamo la coltivazione dei nostri grani antichi biologici sul territorio, in un progetto di agro-ecologia volto a riconvertire terreni agricoli dismessi, sostituire produzioni energivore non più sostenibili ed incentivare la piantumazione per contrastare la desertificazione dei suoli.
Se è vero, come è vero, che “un altro mondo è possibile”, allora vogliamo dimostrarlo con i fatti dando a tutti, produttori e consumatori, la possibilità di aderire al nostro progetto, ciascuno per la propria parte, affinchè si avveri il sogno che ha dato origine a Terre e Tradizioni e che, giorno dopo giorno, anima la sua attività quotidiana.